UICI - Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
L’Unione Italiana Ciechi ha comunque iniziato la sua attività nel Friuli-Venezia-Giulia già nel 1921 a Udine. Infatti anche Trieste all’inizio dipendeva da Udine fino all’11 aprile 1926 quando fu fondata la sezione triestina, come sottosezione dell’UICI grazie al prof. De Giampaolis che invitò una ventina di soci residenti a Trieste a una riunione, nel corso della quale si concretò il programma e si procedette all’elezione delle cariche. L’arch. Luigi Ranzato fu nominato fiduciario. Con questa costituzione i ciechi di Trieste entravano a far parte ufficialmente della grande famiglia dell’UICI. La sezione fu ospitata in una stanza della scuola elementare di via Rismondo, concessa gratuitamente dal Comune, che fungeva da ufficio e da ritrovo. La quota associativa era di cinque lire.
Dopo varie dirigenze, nel 1934 il Presidente nazionale, dott. Aurelio Nicolodi, dichiarò la sottosezione ufficialmente sezione, che iniziò la sua attività nel gennaio del 1935 con il nome “della Venezia Giulia Orientale” ed ebbe giurisdizione sulle province di Trieste, Pola, Zara e Fiume, sotto la guida del commissario cav. Alberto Gobbi che rimase ininterrottamente in carica dino all’agosto 1945, quando la prima Assemblea provinciale elesse presidente l’arch. Luigi Ranzato che la diresse, con il nome “Venezia Giulia” fino al 1968, quando gli subentrò l’avv. Roberto Kervin, successivamente eletto Presidente Nazionale.
Agli inizi degli anni 30 la sede si è spostata in Galleria Tergesteo ed in seguito in Piazza della Borsa. La prima sede di proprietà fu quella di Via Canal Piccolo e, appena sotto la presidenza dell’avvocato Roberto Kervin, ci fu il trasferimento nella sede attuale di via Battisti 2.
La vita dell’associazione era permessa dalla generosità di alcune famiglie benestanti triestine tra le quali ricordiamo la Principessa di Torre e Tasso, la famiglia Schmidt Veneziani, la famiglia Stock, la famiglia Castel Bolognesi Tedeschi ed i signori Giorgio Pitacco, Guglielmino Economo, Ugo Capelletti, prof. dott. Escher Carlo, Monsignor Don Alfredo Bottizer della Caritas Americana. Non bisogna comunque dimenticare la solidarietà di tutta la cittadinanza, compresi i ceti più umili.
Inoltre nella giornata dedicata al cieco i sostenitori dell’Associazione organizzavano una raccolta di fondi che costituivano il 50% circa delle risorse.
L’assistenza fornita dalla Sezione consisteva principalmente nella distribuzione di generi di prima necessità ed un sussidio di lire 2.000 iniziali, successivamente raddoppiate. Le condizioni economiche erano talmente povere che gli associati spesso si trovavano costretti ad attendere il sussidio per versare il canone sociale. Citiamo questo a testimonianza del fatto che lo spirito associativo era molto vivo in quegli anni difficili.
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo:
Via Battisti, 2
34125 Trieste
Telefono: 040 768046
Cell: 335 6011897
E-mail: uicfriu@uici.it